Tra la metà del Quattro e gli ultimi anni del Cinquecento l’attività scultorea in Sicilia trasse impulso dalla massiccia importazione di marmi dalle cave di Carrara e dal trasferimento, con essi, di scultori, soprattutto lombardi e toscani: questi ultimi si stabilirono nelle due città portuali più importanti, Palermo e Messina, avviandovi botteghe, alle quali, ben presto, pervennero cospicui incarichi da numerosi centri della regione e, a Messina, anche dalla vicina Calabria.
I traffici di marmo costituirono un canale di acquisizione figurativa fondamentale per il delinearsi del panorama scultoreo siciliano del tempo: la zona delle cave di marmo, tra Carrara e Pietrasanta, era frequentata all’epoca da scultori provenienti da tutta Italia e dagli stati limitrofi, divenendo, così, un importante centro di irradiazione artistica, caratterizzato da un’ampia circolazione di idee.
La Mostra ha esposto tre opere esemplari dell’evolversi del linguaggio scultoreo rinascimentale tra Quattro e Cinquecento nel territorio dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Esse sono state oggetto di un intervento di restauro condotto con l’ausilio di restituzioni digitali che ne hanno accresciuto la conoscenza di tecnica esecutiva e stato di conservazione, indirizzando le scelte d’intervento: ‘dal marmo al digitale’.

Ideazione e curatela
Lucia Lojacono, direttrice del Museo
don Domenico Rodà, direttore Ufficio beni culturali diocesano

Responsabile conservazione e movimentazione delle opere
Maria Cristina Schiavone, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo

Restauri
Ditta Giuseppe Mantella Restauro Opere d’Arte

Rilievo e fotomodellazione 3D
Dipartimento PAU – Università Mediterranea di Reggio Calabria
Franco Prampolini, SuMMA – Laboratorio di Rilievo e Modellazione Multiscala per l’Architettura e il Patrimonio Culturale
Nino Sulfaro, Laboratorio CROSS – Storia dell’architettura e restauro

Imballaggio, trasporto e allestimento espositivo
Allestimenti Museali Floridia Srl

Polizza assicurativa
Siat Assicurazioni Gruppo Unipol

Progetto grafico
Mimmo Zema